giovedì 25 giugno 2015

Muffins di riso alla papaya (e i consigli del prof. Berrino)


 Ho già detto, credo in varie occasioni, che non sono un'amante dei dolci e delle colazioni abbondanti, ma spesso cedo di fronte alle affettuose richieste dei golosi che mi circondano e che fanno parte della mia vita! Soprattutto non so dire di no a mio marito che, al contrario di me, è abbastanza goloso, ma fortunatamente preferisce i dolci semplici e casalinghi alla pasticceria elaborata. Così spesso lo accontento facendogli trovare i suoi dolci preferiti al rientro dal lavoro, così che il profumo lo accolga a casa come una coccola dopo una giornata di lavoro. Cerco però sempre di tenere un occhio puntato al gusto e l'altro alla salute e al benessere, dal momento che quando si tratta di dolci è molto facile eccedere in abitudini non proprio salutari. Quando preparo dei dolci, oltre a non utilizzare mai grassi o altri ingredienti di origine animale (ma questo vale per ogni mio piatto, per una questione prettamente etica), cerco di evitare farine raffinate (specialmente la famigerata 00), zucchero bianco o altri zuccheri raffinati altrettanto dannosi come il fruttosio, coloranti chimici, ecc.. Io credo che la nostra salute e il nostro benessere vengano prima della gola e che la gola non debba mai farci perdere di vista ciò che ci fa bene e ciò che dovremmo evitare, per noi ma specialmente per i bambini, che siano nostri figli, fratellini, nipoti, alunni, amici ecc., specialmente per quanto riguarda la loro educazione alimentare: i bambini ci osservano, i bambini ci imitano e, soprattutto, la salute dei bambini dipende da noi adulti e dall'esempio che rappresentiamo. Sinceramente mi preoccupo molto se penso che ad un bambino si possa permettere di consumare una merendina industriale confezionata, piuttosto che un dolce fatto in casa con ingredienti integrali, senza additivi e conservanti. Eppure succede. Succede nelle scuole e purtroppo succede spesso anche nelle famiglie. Forse è il momento di fermarsi a riflettere e iniziare ad informarci sui veleni che l'alimentazione industriale ha introdotto nella nostra alimentazione quotidiana. Sono stata di recente al Terra Nuova Festival a Pietrasanta, dove ho avuto l'occasione di assistere ad una conferenza su alimentazione e salute tenuta dal professor Franco Berrino, medico ed epidemiologo dell'Istituto Nazionale Tumori, che mi ha molto colpita. Per quanto riguarda lo zucchero “E' un modo per far sembrare buone delle cose che non sono buone” dice ,“l'uomo nella sua storia non ha mai mangiato zucchero, ma oggi lo troviamo dappertutto: nei piselli in scatola, nel pane, nelle fette biscottate ecc”. Questo per mascherare il fatto che la qualità degli ingredienti di base è pessima. Lo zucchero fa male sempre, ci avverte il professore, ma soprattutto nella sua forma liquida: quindi no a bevande zuccherate o gassate, che sono la principale causa di obesità nei bambini. No a zuccheri raffinati o edulcoranti artificiali. Si alla frutta, sia fresca che essiccata, che contiene l'unica forma di zuccheri non dannosi per l'organismo umano. Anche la farina 00, dice il professor Berrino, è uno dei principali veleni della nostra alimentazione. L’industria e la grande distribuzione preferiscono la farina 00 perché non va mai a male. Meglio consumare farine integrali o semi integrali. Purtroppo proprio nelle scuole compaiono sempre più distributori automatici che contengono bibite zuccherate, dolcificate, patatine e cibo spazzatura e l'informazione scorretta, insieme alla massiccia pubblicità televisiva, induce i genitori in buona fede a credere di poter acquistare cibo sano per sé e per i propri figli nella grande distribuzione. Io sono d'accordo col prof. Berrino quando sostiene la necessità di introdurre l’educazione alimentare nelle ore di lezione di bambini e ragazzi e, soprattutto, la necessità di tenere le industrie alimentari fuori dalle scuole.
Nella preparazione di questi muffins, come in ogni mio piatto, ho cercato di tener presenti i preziosi insegnamenti acquisiti durante la conferenza e mi sono ripromessa che d'ora in poi curerò con ancora più attenzione la scelta degli ingredienti e delle materie prime ed eviterò il più possibile gli alimenti confezionati o industriali sulla mia tavola. Ringrazio il professor Berrino e il Terra Nuova Festival per avermi dato un valido stimolo per migliorare!





INGREDIENTI
(per circa 18 muffins)

  • 250 grammi di farina di tipo 1 macinata a pietra
  • 100 grammi di farina di riso biologica
  • 60 ml di olio di cocco bio
  • 250 ml di latte di riso bio
  • 2 cucchiai di lecitina di soia
  • 1 cucchiaio di semi di chia + 2 o 3 cucchiai di acqua
  • 1 bustina di lievito bio
  • 150 grammi di zucchero integrale di canna
  • 70 grammi circa di papaya essiccata
  • 1 cucchiaino di vaniglia in polvere
  • 1 cucchiaino di aceto di mele
  • 2 cucchiai di amido di mais


PREPARAZIONE

Mescolare due cucchiai di lecitina di soia in un un piccolo recipiente con 2 o 3 cucchiai di acqua tiepida (o latte di riso tiepido) ed attendere che si sciolga un po'. In un altra ciotolina amalgamare 1 cucchiaio di semi di chia in 2 cucchiai d'acqua e lasciar riposare finché non si formerà un composto gelatinoso. Nel frattempo versare in una ciotola capiente le farine, il lievito, lo zucchero di canna, la vaniglia e l'amido di mais. Amalgamare gli ingredienti secchi con un cucchiaio di legno, poi aggiungere il latte di riso e l'olio di cocco, quindi amalgamare bene con l'aiuto di una frusta per evitare la formazione di grumi. Quando il composto sarà omogeneo, aggiungere un cucchiaino di aceto di mele, la papaya essiccata tagliata a cubetti piccoli, il gel di semi di chia, la lecitina parzialmente disciolta e mescolare bene il tutto. Trasferire l'impasto negli stampi per muffin e infornare a 180° per circa 20 minuti, verificando con uno stuzzicadente la cottura.


lunedì 8 giugno 2015

Pasticcio di penne integrali e spinaci al forno

 
Pubblico questa ricetta con un bel po' di ritardo, ma ultimamente non sono quasi mai a casa e fino ad oggi non ho avuto modo di fermarmi davanti al pc, perciò è rimasta un mese (forse di più) nel "cassetto". In questi giorni, però, mi sono concessa una piccola vacanza rilassante dai miei in Toscana e ho approfittato del computer del babbo per aggiornare il blog e finalmente pubblicare questa ricetta, nata dall'esigenza di improvvisare una cena, ma che poi si è rivelata una gustosa invenzione. L'ingrediente principe di questo pasticcio di penne integrali al forno sono gli spinaci, ortaggi fantastici (di stagione in primavera, tra aprile e maggio) ricchi di vitamine, minerali e tanta clorofilla, che garantiscono proprietà antiossidanti, depurative e lassative. L’azione antiossidante, utile per la salute generale dell’organismo e per prevenire malattie cardiovascolari, è assicurata dalla presenza di vitamina B e C, carotenoidi, clorofilla e luteina. La luteina, in particolare, è utile per proteggere la vista. Questo pasticcio è un ottimo piatto unico, che ha il raro pregio di saziare, risultando gustoso ed appagante, ma senza appesantire, merito soprattutto della pasta integrale che è più nutriente della pasta bianca, dà un maggiore senso di sazietà, contiene antiossidanti ed enzimi, oltre a vitamine, minerali, amidi e cinque volte più fibre della pasta bianca. Contiene inoltre una maggior quantità di proteine, è ricca di polifenoli e acidi grassi essenziali del germe di grano e fitoestrogeni, utili per la salute delle ossa e del cuore delle donne. Insomma un vero alleato per la nostra salute!



INGREDIENTI
(per 3 / 4 persone)
  • Penne integrali, 200 grammi
  • Spinaci lessati, 200 grammi
  • Besciamella vegetale (500 ml di latte di soia o brodo vegetale, 50 ml di olio e.v.o., 50 grammi di farina integrale tipo 1 setacciata, sale e noce moscata q.b.)
  • 1 carota
  • 1 porro
  • 1 presa di curry
  • olio extravergine d'oliva, q.b.
  • lievito alimentare in fiocchi, q.b.


PROCEDIMENTO

Cuocere la pasta molto al dente in acqua bollente salata, quindi scolare e lasciar raffreddare.Pulire il porro e tagliarlo a pezzi grossolani. Pulire una carota e tritarla finemente. Scaldare un po' d'olio in una padella poi aggiungere il porro, la carota, gli spinaci lessati, il curry, la pasta, salare e far cuocere per qualche minuto, finché la carota e il porro non si ammorbidiscano, poi spegnere la fiamma e lasciar raffreddare. Preparare la besciamella vegetale scaldando in un pentolino 50 ml di olio, aggiungere la farina setacciata e lasciar tostare per qualche minuto, poi versare il latte di soia (si può usare anche latte di avena o brodo vegetale), salare e aggiungere la noce moscata. Cuocere a fiamma dolce fino ad ottenere la densità desiderata.  Ungere una pirofila e versarvi prima la pasta poi coprire il tutto con la besciamella, avendo cura di distribuirla uniformemente. Infine cospargere di lievito alimentare in fiocchi e infornare a 180° per circa una ventina di minuti, finché non si sarà formata una crosticina dorata.. Buon appetito!!